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Salute. A Boston creati sensori ingeribili con batteria integrata per studiare l’intestino

where Roma when Mer, 15/02/2017 who roberto

Inventati all'ospedale Brigham & Women di Boston, sono oggetto di un articolo pubblicato sulla rivista Nature Biomedical Engineering

Il team di un ospedale di Boston ha messo a punto dei minuscoli sensori, ingeribili,sensoridasucchigastrici.jpeg che sono alimentati da una batteria che sfrutta i succhi gastrici: grazie ad essa, i sensori si autoalimentano, quindi potrebbero essere usati per esaminare a lungo termine la fisiologia dell'apparato digerente o anche per rilasciare farmaci in modo controllato. Il traguardo si deve al team del gastroenterologo Giovanni Traverso, dell'ospedale Brigham & Women di Boston.
Al nuovo dispositivo è dedicato un articolo apparso sulla rivista Nature Biomedical Engineering. Le capsule ingeribili, che si mandano giù con un bicchiere d'acqua e monitorano l'apparato digerente o altri parametri corporei. non sono una novità. Ma il problema di questi apparecchietti miniaturizzati è come alimentarli: finora erano dotati di una batteria, che però ha grossi limiti e non è scevra da rischi. Gli esperti hanno ideato una batteria ''naturale'', che sfrutti gli acidi dello stomaco, un po' come la batteria al limone fai-da-te sfrutta l'acido citrico del frutto.
I ricercatori hanno associato a un sensore classico di temperatura due placchette (elettrodi), una di zinco e una di rame. Fatto ingerire da maiali, una volta nello stomaco il sensore si è messo a funzionare grazie alla batteria 'rudimentale' ottenuta con le placchette e alimentata dai succhi gastrici dello stomaco. L'energia è stata più che sufficiente per azionare il sensore e trasmettere i dati da lui captati a un ricevitore esterno. 

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