Sette big insieme per i biocarburanti: accordo a Bruxelles
A Mossi&Ghisolfi la direzione del gruppo europeo dei “Leader dei carburanti sostenibili”. E dal 2017 l’azienda di Tortona metterà sul mercato la plastica verde da biomasse
Sette big insieme per la mobilità sostenibile. Gli amministratori delegati di sette grandi aziende, tra produttori europei di biofuel e linee aeree, hanno lanciato in queste ore a Bruxelles una nuova iniziativa industriale per accelerare lo sviluppo in Europa dei biocarburanti sostenibili: “Leaders of sustainabile biofuels” vede coinvolto in prima linea anche il gruppo italiano Mossi&Ghisolfi, con sede nel Parco scientifico e tecnologico di Tortona (Alessandria), tramite la controllata Beta Renewables.
Insieme agli italiani figurano British Airways, Btg, Chemrec, Clairant, Dong Energy e Upm, che hanno riunito gli sforzi per stimolare l’adozione dei nuovi biocarburanti da parte dei settori industriali legati ai trasporti.
“Crediamo che i biocarburanti di seconda generazione rappresentino un elemento determinante per ridurre l’importazione di carburanti fossili in Europa”, ha affermato Guido Ghisolfi, vicepresidente del gruppo Mossi&Ghisolfi e ceo di Beta Renewables, che è stato nominato presidente dell’iniziativa “Leaders of sustainable biofuels”. A livello globale si stanno intraprendendo azioni per ridurre le emissioni di gas serra e i biocarburanti di seconda generazione giocano un ruolo chiave nella soluzione del problema, spiegano gli esperti, perché sono economicamente competitivi e hanno un impatto ambientale inferiore rispetto ai carburanti derivati da petrolio o gas naturale.
Nell’Unione europea, entro il 2020, il 10% di tutti i carburanti dovranno essere prodotti da fonti alternative. Secondo le stime, i biocarburanti di “seconda generazione” possono ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 65% e, a differenza delle tecnologie di prima generazione (in cui si fa ricorso a mais, palma, grano, soia, e così via), utilizzano un’ampia gamma di vegetali “non food”, senza quindi impatti negativi sui prezzi degli alimenti.
Plastica verde dal 2017 – Ma l’iniziativa lanciata a Bruxelles non è l’unica novità per Mossi&Ghisolfi. Il gruppo, che ha firmato nei mesi scorsi un patto per la chimica green con il governo, annuncia che dal 2017 arriverà sul mercato la cosiddetta plastica verde.
Intervenendo a “Memorandum 2013”, un’iniziativa promossa dalla fondazione Formiche in collaborazione con la Camera di commercio di Roma, Guido Ghisolfi ha infatti riferito che, con un investimento di 140 milioni di euro e un progetto di ricerca di cinque anni, è nata Proesa, la piattaforma tecnologica per produrre carburanti e intermedi chimici da biomasse non ad uso alimentare. Una piattaforma tecnologica sostenibile che in futuro guarderà anche al Pet: la nuova plastica sostenibile, non più di derivazione petrolifera, sarà pronta tra quattro anni.