Aria pulita. Commissari Ue entusiasti, Greenpeace critica
"La Commissione Ue ignora il potenziale della mobilità rinnovabile e condivisa"
La Commissione Ue ha proposto nuovi obiettivi per le emissioni medie di CO2 del nuovo parco autovetture e veicoli leggeri dell’Ue al fine di accelerare la transizione ai veicoli a basse e a zero emissioni. Ecco alcuni dei commenti al documento di Bruxelles.
Juncker - Il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha dichiarato nel suo discorso sullo stato dell'Unione in settembre: "Voglio che l'Europa si ponga alla guida della lotta contro i cambiamenti climatici. L'anno scorso abbiamo fissato le regole del gioco a livello globale con l'accordo di Parigi, ratificato proprio qui, in quest'aula. Di fronte al crollo delle ambizioni degli Stati Uniti, l'Europa deve fare in modo di rendere nuovamente grande il nostro pianeta. È patrimonio comune di tutta l'umanità."
Šefcovic - Il vicepresidente Maroš Šefcovic, responsabile per l'Unione dell'energia, ha dichiarato: "Siamo entrati in un'epoca di trasformazione economica ecologica. L'insieme delle proposte definisce le condizioni che permetteranno ai produttori europei di condurre la transizione energetica mondiale anziché seguire gli altri. Li spronerà a fabbricare i veicoli migliori, più puliti e più competitivi, riguadagnando così la fiducia dei consumatori. Si tratta di un importante passo nella giusta direzione: un'economia europea moderna e sostenibile, con aria più pulita nelle nostre città e una migliore integrazione delle risorse rinnovabili nei sistemi energetici di oggi e di domani."
Arias - Il Commissario responsabile per l'azione per il clima e l'energia, Miguel Arias Cañete, ha dichiarato: "La gara mondiale per lo sviluppo di auto pulite è stata avviata e non si può fermare. L'Europa deve però mettersi al passo, se vuole condurre e guidare questo cambiamento globale. Dobbiamo individuare obiettivi e incentivi adeguati, ed è ciò che stiamo facendo con queste misure per le emissioni di CO2 per autovetture e veicoli leggeri. Abbiamo obiettivi ambiziosi, ma attuabili e con un ottimo rapporto costi-benefici. Gli investimenti partiranno già ora per gli obiettivi intermedi del 2025. Con gli obiettivi del 2030 daremo stabilità e guida per assicurarne il mantenimento. Oggi investiamo nell'Europa e tagliamo l'inquinamento per rispettare l'impegno preso con l'accordo di Parigi di ridurre le emissioni di almeno il 40% entro il 2030."
Bulc - Violeta Bulc, Commissaria per i Trasporti, ha dichiarato: "La Commissione interviene in maniera decisiva per rispondere a una sfida sempre più importante: riconciliare le esigenze di mobilità degli europei con la protezione della loro salute e del nostro pianeta. Tutti gli aspetti di questa sfida sono presi in considerazione: promuoviamo veicoli più puliti, rendiamo l'energia da fonti alternative più accessibile e ottimizziamo i nostri sistemi di trasporto. Ciò permetterà all'Europa e agli europei di muoversi in maniera più ecologica."
Bielkowska - Elzbieta Bielkowska, Commissaria per il Mercato interno, l'industria, l'imprenditoria e le PMI, ha dichiarato: "L'industria automobilistica si trova a un punto di svolta. Se vuole mantenere la leadership mondiale, salvaguardando l'ambiente e la salute pubblica, l'industria automobilistica deve investire nelle nuove tecnologie pulite. Favoriremo la diffusione dei veicoli a zero emissioni, offrendo infrastrutture di ricarica di facile accesso e batterie di alta qualità prodotte in Europa."
Greenpeace - Greenpeace ritiene che il pacchetto di misure per il settore trasporti reso noto dalla Commissione Europea manchi di una visione ambiziosa del futuro, fondata necessariamente su una mobilità alimentata da fonti rinnovabili e condivisa. "Le misure previste dalla Commissione sono figlie di un'ossessione vecchia per l'autovettura con motore a combustione interna come mezzo principe per il trasporto dei passeggeri", dichiara Andrea Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia. "I governi di molte città in Europa sono già anni luce avanti, e stanno denunciando le pressioni delle lobby dell'auto sulla Commissione. Solo con meno auto sulle nostre strade, un impegno fermo per alimentarle con fonti rinnovabili e maggiore accesso a modelli di trasporto intelligenti e condivisi l'Europa potrà centrare i suoi obiettivi sul clima e migliorare l'aria che respirano i suoi cittadini", conclude Boraschi. Greenpeace ricorda che dal 2013 nell'Ue le emissioni di gas serra dal settore trasporti sono costantemente aumentate. Secondo l'Agenzia Europea dell'Ambiente, il trasporto su strada rappresenta il 73 per cento delle emissioni del settore trasporti; e il 44,5 per cento viene dalle auto private.