Ci risiamo. Uomo attaccato da un orso in Trentino. Scattata la caccia per l’abbattimento
L’uomo è rimasto ferito nei pressi dei Laghi di Lamar. L'amministrazione provinciale ha già fatto sapere che consentirà la rimozione dell'esemplare
Un uomo è rimasto ferito per un attacco di un orso in Trentino, nella zona dei laghi di Lamar. Lo riferisce l'amministrazione provinciale di Trento che spiega che l'episodio è accaduto intorno alle 19 di sabato 22 luglio e che i vigili del fuoco hanno soccorso l'uomo, un trentino di Cadine, che è stato trasportato con un elicottero al pronto soccorso dell'ospedale Santa Chiara di Trento e medicato. Le sue condizioni non risultano gravi. L'unità cinofila dei Forestali si è recata immediatamente sul luogo dell'aggressione per i primi accertamenti.
L'uomo ferito stava facendo una passeggiata nel bosco con il suo cane, quando si è imbattuto in un orso. Ha dapprima cercato di difendersi, riportando ferite a un braccio e a una gamba, e successivamente, approfittando dell’elemento di diversione che il cane ha causato all'orso, si è gettato in un dirupo. È già stata attivata, intanto, una squadra di emergenza di quattro persone e di due cani, posizionati nei quattro punti di accesso principali alla zona dei laghi di Lamar col compito di informare le persone che dovessero transitarvi.
È in arrivo anche "un'ordinanza urgente del presidente Ugo Rossi - fa sapere l'amministrazione provinciale - che consentirà la rimozione dell'esemplare. L'area è ad alta densità di orsi, anche femmine, alcune con cuccioli.
"Benché non sia ancora chiara ed accertata la dinamica relativa alla presunta aggressione di un escursionista da parte di un orso, i soliti noti, sfruttando una situazione assolutamente confusa, non hanno perso tempo per sollecitare l'adozione di misure di emergenza, quali - ad esempio - la rimozione di un non meglio identificato esemplare. Insomma, è ripartita la grancassa della campagna anti-plantigradi, che poi altro non è se non un riflesso della più generale campagna antiselvatici da tempo in atto nel nostro Paese". Lo afferma l'Enpa.
Il Wwf "esprime tutta la sua vicinanza all'uomo ferito in Trentino ed è in attesa di apprendere maggiori dettagli sulle dinamiche dell'accaduto. È, infatti, necessario capire meglio cosa è successo: se l'aggressione, per fortuna con conseguenze non gravi, sia stata innescata da un comportamento inavvertitamente inopportuno da parte dell'uomo o del suo cane. Nel caso si dovesse trattare, invece, di un orso effettivamente problematico, i cui comportamenti esulano ripetutamente da quelli considerati normali per la specie, potrebbe essere opportuno applicare i protocolli previsti dal piano d'azione per la conservazione dell'orso bruno sulle Alpi (Pacobace). La convivenza è sempre possibile, con gli opportuni accorgimenti".
“Si evidenzia come ancora una volta l'orso diventi il capro espiatorio di uno scontro politico. Il timore è che l'orso venga dunque sacrificato sull'altare della politica, quando invece non è nemmeno ancora chiara la dinamica dell'accaduto”. Ad affermarlo è Massimo Vitturi, responsabile nazionale dell'area animali selvatici della Lav. "Un uomo ferito c'è, per fortuna in modo lieve - aggiunge - e potrà testimoniare. L'orso non attacca a caso, perché se così fosse, visto che in Trentino ce ne sono tanti, si sentirebbero episodi simili ogni giorno. Se avesse voluto, l'animale avrebbe potuto fare davvero molto male. è facile che, dopo avere messo in atto tutte le misure di dissuasione, magari essersi alzato in piedi, abbia sferrato un falso attacco. Certo è che una zampata sulla nostra pelle fa male. La presenza del cane, se non sbaglio anch'esso ferito, ha inoltre certamente spaventato il plantigrado".