Clima desertico – Ci aspettano vent’anni di siccità
Analisi su “Nature climate change”: l’allarme riguarda soprattutto Stati Uniti, Europa meridionale e Africa
Siccità che mette in ginocchio l’agricoltura, aridità che consuma la terra e alimenta incendi indomabili. L’allarme siccità potrebbe durare, per gli Stati Uniti, anche nei prossimi due decenni.
La preoccupante previsione, che riguarda anche altre zone del pianeta, è contenuta in uno studio pubblicato sulla rivista “Nature climate change”. A firmare lo studio è Aiguo Dai, ricercatore presso il Centro nazionale per la ricerca atmosferica finanziato dal governo federale. Secondo Dai, a rendere più gravi e prolungati i prossimi periodi di siccità saranno i cambiamenti climatici: previsioni “terribili”, secondo lo studioso.
Negli Stati Uniti, il principale responsabile al momento è un ciclo di aria fredda che interessa la temperatura superficiale dell’oceano Pacifico orientale, a causa del quale si riducono le precipitazioni soprattutto sulla parte ovest del paese. Una situazione simile si è già verificata negli anni Trenta, nell’era delle dust bowl, le tempeste di sabbia che colpirono Usa e Canada. La situazione, secondo l’analisi, dovrebbe durare ancora per i prossimi dieci o vent’anni portando a una sempre maggiore siccità.
In più c’è la questione relativa ai cambiamenti climatici. “In questo momento, il riscaldamento globale ha un effetto sottile sulla siccità – dice Dai – ma per la fine del ciclo del freddo il riscaldamento globale potrebbe prendere il sopravvento continuando a provocare siccità”. Da una parte, quindi, ci sono le variazioni nelle temperature del mare che influiscono in primo luogo sulle precipitazioni atmosferiche, dall’altra il riscaldamento che porta maggiore siccità, aumentando l’evaporazione via terra. Insomma, meno pioggia e maggiore evaporazione. Una situazione allarmante che, secondo Dai, potrebbe interessare con forza anche Sudamerica, Europa meridionale e Africa.