Emergenza rifiuti: il prefetto firma la proroga per la discarica di Malagrotta
“Roma rischia l’emergenza per l’incapacità di decidere delle amministrazioni”, denuncia il ministro dell’Ambiente. E il commissario Sottile conferma che la maxidiscarica resterà aperta fino al 31 dicembre. “Differenziata a livelli bassissimi”
Il provvedimento di proroga di Malagrotta è pronto. “Lo firmerò in queste ore e la discarica sarà prorogata fino al 31 dicembre”. Lo ha fatto sapere il commissario straordinario all’emergenza rifiuti di Roma, prefetto Goffredo Sottile. Nella capitale la questione rifiuti è ancora bollente anche per le frasi del ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, che ha parlato in un’intervista all’Adnkronos di una “una evidente incapacità di decidere da parte delle amministrazioni che sta portando Roma vicino a una situazione di emergenza”.
Sulla struttura che accoglie l’immondizia alla periferia della capitale è ancora aperta una procedura di infrazione da parte dell’Unione europea, poiché in essa viene conferito rifiuto non trattato. Stando a quanto più volte affermato dai vertici del consorzio Colari, che gestisce l’impianto, a Malagrotta c’è spazio solo fino a fine 2012: “Le volumetrie residue – si legge in una lettera del presidente del Colari, Manlio Cerroni, indirizzata lo scorso 2 maggio al ministro Clini – consentiranno il conferimento dei rifiuti non oltre il corrente anno”. Alla proroga di Malagrotta dovrebbe inoltre corrispondere, con un atto separato e distinto, la scelta del nuovo sito per la discarica provvisoria. Nel corso dell’audizione alla commissione Ecomafie di qualche giorno fa, il prefetto Sottile ha però affermato che, se potrà contare su determinate condizioni (trattamento meccanico biologico a regime, spinta significativa sulla differenziata: il piano Conai punta al 50% al 2014), potrebbe anche non indicare il nuovo sito contestualmente alla proroga della discarica, prendendo così altro tempo per effettuare i dovuti rilievi e verifiche.
“Registriamo un ritardo importante rispetto alle leggi nazionali e alle direttive europee – ha denuncia Clini. – Stiamo insistendo con il commissario per avere come riferimento le normative: è da queste che si deve partire. Provincia e comune hanno chiesto di nominare un commissario perché non erano in grado di fare delle scelte – ha sottolineato il ministro – ma quando si tratta di fare scelte si mettono di traverso”.
Da un lato la raccolta differenziata è a livelli bassissimi, e il recupero del materiale ancora meno. “Il problema è la gestione del rifiuto – conferma Clini – per questo si deve partire dalla raccolta differenziata, riducendo la quantità di carichi in discarica e facendo funzionare a pieno gli impianti di tmb, utilizzando le due linee di incenerimento per trattare quella componente di rifiuti che lì può essere portata”.