Le politiche dell’ambiente. Con Cingolani il Minambiente rinasce come ministero della Transizione
Il governo Draghi accorpa le competenze ambientali ed energetiche. Chi è il nuovo ministro
Nato nel 1986, il ministero dell’Ambiente cambia nome e funzione. Il Governo Draghi ha deciso che si chiamerà ministero della Transizione ecologica e assorbirà in sé alcune competenze in tema di energia che fino al Governo Conte 2 erano rimaste allo Sviluppo Economico. A guidare il nuovo ministero è stato chiamato Roberto Cingolani, fisico e tecnologo, che per questo ha appena lasciato l’incarico di responsabile dell’innovazione tecnologica in Leonardo s.p.a. Il progetto di un ministero della Transizione ricorre da anni, e finora era stato realizzato dalla Francia e dalla Spagna. Il Movimento Cinque Stelle, che ha governato l’Ambiente con il ministro Sergio Costa in entrambi i Governi Conte, ha fatto del progetto della Transizione il cardine della richiesta politica a Draghi, fino al punto di metterlo ai voti della consultazione degli iscritti attraverso la piattaforma Rousseau.
Il saluto di Sergio Costa
Sergio Costa, fortemente impegnato nel Movimento Cinque Stelle pur non essendone iscritto, lascia dopo due mandati l’incarico di ministro dell’Ambiente con queste parole pubblicate sulla sua pagina di Facebook: “Grazie per tutto l'affetto che mi state dimostrando in queste ore. Il mio mandato da Ministro è terminato, ma non il mio impegno per la tutela ambientale. Da lunedì tornerò alla mia vita da Generale dei Carabinieri Forestali e il mio impegno per la tutela ambientale non finisce qui. Ad Maiora Semper”
Chi è Cingolani
Roberto Cingolani, Milano 1961, fisico laureato a Bari, specializzazione alla Normale di Pisa, ricercatore al Max Planck di Stoccarda, ha insegnato dal ’92 al 2004 nell’Università del Salento, dove nel 2000 ha promosso la creazione del National Nanotechnology Laboratory. È stato visiting professor all'Institute of Industrial Sciences della Tokyo University e alla Virginia Commonwealth University, negli Stati Uniti. Dal 2005 ha fondato e diretto l'Istituto italiano di Tecnologia, sede a Genova, che si è imposto come centro di eccellenza internazionale su temi di frontiera come la robotica e l'Intelligenza artificiale, dove ha lanciato il programma interdisciplinare Humanoid Technologies, basato sull’imitazione tecnologica dei processi naturali, che ha portato alla più diffusa piattaforma umanoide del mondo, l’iCub. La sua attività scientifica ha riguardato anche fisica e spettroscopia di semiconduttori, nanotecnologie ed effetti quantistici nelle strutture a bassa dimensionalità, optoelettronica, polimeri, scienza dei materiali e robotica. Cingolani è personalmente titolare di 48 brevetti. SI è avvicinato alla Leopolda di Matteo Renzi, dove è intervenuto spesso con contributi personali. Dal 1° settembre 2019 fino alla convocazione di Draghi è stato chief technology and innovation officer della società Leonardo (difesa e aerospazio). Durante il Governo Conte 2 Cingolani ha fatto parte della task force di Vittorio Colao (appena diventato ministro alla Transizione tecnologica) contro l’epidemia da Covid.