Scuole nella morsa dello smog. Indagine della Legambiente in Lombardia
Il monitoraggio a Milano, Brescia, Pavia, Varese, Desio e Corsico: "Siamo all'inizio dell'anno ma la mobilità casa - scuola è già bocciata"
"La prima scuola di mobilità è la scuola stessa. Ma per ora il giudizio è una bocciatura piena: si parla tanto di sostenibilità, eppure davanti agli istituti sembra di essere fermi al secolo scorso". È il commento della Legambiente di fronte al risultato del monitoraggio che l'associazione ambientalista ha effettuato nelle strade di accesso agli edifici scolastici in due settimane diverse, una prima e una dopo l'avvio della nuova stagione educativa. Il conteggio del numero di mezzi di trasporto è stato ripetuto nello stesso giorno della settimana e nello stesso range di orario, da quindici minuti prima fino a quindici minuti dopo l'ora ufficiale di ingresso degli studenti.
L'avvio dell'anno scolastico ha prodotto un aumento del traffico nelle strade di accesso che arriva anche a superare il 100%.
I plessi monitorati a Milano, Pavia, Varese, Brescia, Desio e Corsico sono stati presi come esempio di ciò che normalmente si verifica negli orari di entrata e molto spesso anche di uscita. Via Trieste, davanti all'istituto "Arici" di Brescia, ha visto quasi quadruplicare il traffico motorizzato. Ancora maggiore, in proporzione, l'aumento a Desio, dove i volontari di Legambiente hanno registrato 20 automobili a scuola chiusa e 117 a scuola aperta. Nella stessa scia Corsico, in cui il numero di automobili raddoppia davanti a via Verdi e via Galilei, e Varese, in cui l'incremento è di circa il 50%.
Del resto i dati europei indicano che il 55% degli spostamenti dei bambini tra i 3 e i 5 anni avvengono all'interno delle automobili e l'età scolare non sembra modificare questa abitudine. Gli ultimi dati di Ecosistema Scuola (2016) ci dicono che solo il 9% delle scuole lombarde è raggiunto da un servizio Pedibus e appena l'1,5% rientra in zone a traffico limitato. Code e smog che avvolgono bambini e ragazzi non sono però un destino inevitabile. Lo dimostra in parte il risultato di Pavia dove, davanti alla scuola elementare Carducci, a raddoppiare sono le bici e non la auto.
"Non è più possibile ignorare questo fenomeno, che minaccia la salute dei cittadini, a partire dai più giovani, e peggiora la qualità della vita urbana - dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia -. A tutti i livelli è urgente una politica di miglioramento del trasporto casa-scuola che garantisca aree sicure e a misura di bambino, libere dall'invasione delle automobili. Si può e si deve fare di più per cambiare le scelte di mobilità delle persone, i luoghi educativi troppo spesso diventano insostenibili attrattori di traffico."