Surprais! In Emilia mappate 70mila frane, ma i dipartimenti di geologia chiudono
L’emergenza dissesto: la situazione più grave a Tizzano (Parma), dove il sindaco-geologo ha fatto evacuare appena in tempo due case e un capannone. Il ministro Clini chiede di “intervenire subito, svincolando dal patto di stabilità Ue gli interventi di prevenzione e messa in sicurezza”
A Tizzano, in provincia di Parma, c’è una frana di 20 milioni di metri cubi. “Il sindaco è un geologo e la sua formazione, la sua comprensione del territorio e del fenomeno che si stava palesando hanno consentito di salvare alcune vite grazie all’evacuazione di un’area in cui due case e un capannone sono crollati nel giro di poche ore”. È la cronaca in diretta di Gabriele Cesari, presidente dell’Ordine dei geologi dell’Emilia Romagna, che sta compiendo un giro sui luoghi colpiti in queste ore dal dissesto idrogeologico.
Il primo cittadino, Amilcare Bodria, sta inoltre analizzando la situazione della viabilità che al momento è “fortemente compromessa”. Il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, ha comunicato che la fase istruttoria per la richiesta dello stato di emergenza è ormai conclusa. A breve, quindi, gli atti saranno inviati al governo per la delibera.
La regione Emilia Romagna ha ricevuto quasi 1.200 segnalazioni di danni dalla popolazione. I soli danni diretti sono valutati a circa 120 milioni di euro. Non sono ancora stati stimati quelli alle attività produttive ma si ritiene che saranno ingenti, considerando che nella sola Tizzano si concentra il 15% della produzione di prosciutto di Parma.
La regione più franosa d’Italia – Ma nella “regione più franosa d’Italia”, con l’università più antica del mondo, Bologna, dove nel 1603 Ulisse Aldovrandi coniò il termine “geologia”, non esiste più un dipartimento dedicato allo studio del territorio, dei suoi dissesti e delle sue risorse. “Anche questo è un segno della decadenza scientifica e culturale del paese”, accusa Nicola Casagli, docente di Geologia all’ateneo di Firenze.
“La diminuzione dei dipartimenti sta già provocando una contrazione sensibile anche nel numero degli studenti e dei laureati, che mai sono stati, per la loro specificità, numerosi come in altre discipline – avverte Gian Vito Graziano, presidente del Consiglio nazionale dei geologi – con grave pregiudizio per la sicurezza generale dalle calamità e dai rischi naturali”.
Clini chiede fondi a Grilli – “Intervenire subito, svincolando dal patto di stabilità Ue gli interventi di prevenzione e messa in sicurezza”. Lo chiede il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, a quello dell’Economia, Vittorio Grilli, a proposito del dissesto idrogeologico in Emilia.
“Il conto economico degli investimenti per la messa in sicurezza del territorio e la ripresa delle attività produttive evidenzia i vantaggi sia rispetto al costo temporaneo della spesa pubblica per gli interventi che rispetto ai costi sociali e ambientali della non azione”, spiega Clini in una nota emessa dopo l’incontro con l’assessore regionale dell’Emilia Romagna Paola Gazzolo.
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