Aicarr, il risparmio di energia può salvare la sanità
Inviato al ministero della Salute il “position paper” dell’associazione italiana condizionamento dell’aria, riscaldamento e refrigerazione. Centrali gli interventi sull’involucro edilizio degli ospedali: in media sono edifici costruiti cinquant’anni fa
La sanità pubblica ha i conti in rosso. E la stessa sostenibilità futura del sistema nazionale è stata messa in dubbio dal premier uscente, Mario Monti, che ha sottolineato di recente la necessità di individuare “nuove modalità di finanziamento per servizi e prestazioni sanitarie”.
Secondo l’Aicarr, l’Associazione italiana condizionamento dell’aria, riscaldamento e refrigerazione, una soluzione per “salvare” ospedali e ambulatori è il risparmio di energia. Per questo il gruppo ha inviato al ministero della Salute il proprio “position paper” sull’efficienza energetica, con particolare riferimento agli ospedali, edifici con un’età media pari a circa cinquant’anni.
I principi generali su cui intervenire con nuovi strumenti legislativi sono raggruppati in tre categorie: la ridefinizione dei parametri termoigrometrici e di qualità dell’aria interna (Iaq, Indoor air quality) per l’accreditamento delle strutture ospedaliere, interventi di riqualificazione energetica e, infine, una campagna di sensibilizzazione degli utenti – che siano operatori sanitari o pazienti – al fine di responsabilizzarli nelle semplici attività quotidiane che possono contribuire al risparmio energetico e portarli a considerare la “cosa comune” che è la struttura sanitaria sempre più come una “cosa propria”.
Tra gli ambiti di pertinenza del network dell’Aicarr ci sono in particolare gli interventi sull’involucro edilizio e gli impianti Hvac (Heating, ventilation and air conditioning) per il condizionamento e il comfort ambientale. I soci sono circa 2.400 fra progettisti, costruttori, manutentori, installatori, accademici e studenti.
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