Bergamo, aggiudicata la gara per l’efficientamento della pubblica illuminazione in 34 Comuni
Circa 30mila punti luce di proprietà della Provincia e di 34 Comuni bergamaschi verranno resi più efficienti, producendo risparmio e meno inquinamento, con un investimento di circa 14 milioni di euro al netto di IVA
La Provincia di Bergamo ha aggiudicato il primo bando di gara nell'ambito del Progetto FABER (Funding Action in Bergamo for Emission Reduction), co-finanziato dalla Banca Europea degli Investimenti (BEI), riguardante la riqualificazione energetica degli impianti di pubblica illuminazione di competenza della Provincia di Bergamo (10.530 punti luce) e di 34 Comuni del territorio provinciale (19.659 punti luce).
Due le E.S.Co. (Energy service company) che si sono aggiudicate il bando: un’associazione temporanea di imprese costituita da Enel Sole srl di Roma (Capogruppo Mandataria) e Consenergy srl di Brescia (Mandante) per il lotto 1 relativo agli impianti di proprietà della Provincia, e la società Engie Servizi spa di Roma, per il lotto 2 relativo agli impianti di proprietà comunale.
Gli investimenti complessivi proposti nell'offerta, al netto d'iva, ammontano rispettivamente a € 5.875.071 (lotto 1) e € 8.767.509 (lotto 2), con una riduzione annua globale di emissioni CO2 prevista rispettivamente pari a 1.500 tonnellate e 2.000 tonnellate e con una percentuale media di riduzione dei consumi energetici garantita di oltre il 65%, nel primo caso, e di oltre il 75%, nel secondo (nel bando veniva richiesto un minimo del 40%).
Il progetto FABER
La Provincia di Bergamo, con il Progetto FABER, appartiene al numero ristretto di realtà italiane che hanno usufruito di un finanziamento a valere sullo strumento innovativo di assistenza tecnica ELENA, sviluppato dalla BEI (Banca Europea per gli Investimenti) in partnership con la Commissione Europea, per venire incontro alle esigenze delle autorità locali in tema di efficientamento energetico e di convergenza verso gli obiettivi ambientali e di riduzione CO2.
Tramite ELENA sono stati coperti per il 90% a fondo perduto i costi relativi all’assistenza tecnica, legale, finanziaria e amministrativa necessaria alla predisposizione e all'implementazione del progetto di investimento, con azioni e procedure specialistiche.