Brusco rallentamento degli investimenti nella cogenerazione (-24%)
Presentati da Italcogen una serie di studi sulla cogenerazione, sulle Esco, impiantisti e produttori, elaborati in collaborazione con il Politecnico di Milano
Nel 2018 il mercato della cogenerazione ha registrato una diminuzione del 24% degli investimenti, causato principalmente dall’entrata in vigore del decreto energivori. La manovra ha avuto come conseguenza uno “shift” degli investimenti dall’industria energivora all’industria non energivora e con una conseguente riduzione delle taglie medie vendute. Sono alcuni dei principali dati emersi da alcuni studi elaborati e presentati da Italcogen a Key Energy di Rimini nel corso della sua assemblea annuale. Tra i dati presentati sono stati mostrati anche i risultati preliminari di COGEN Europe, l’Associazione europea per la promozione della cogenerazione.
I primi due studi, elaborati in collaborazione con l’Energy&Strategy Group del Politecnico di Milano hanno fornito uno spaccato della situazione economica attuale e valutato il potenziale nazionale della cogenerazione al 2025 (orizzonte temporale limite considerato per avere proiezioni attendibili). L’indagine economica è stata realizzata studiando Esco, impiantisti e produttori di tecnologie, facendo emergere un andamento di sostanziale stagnazione del mercato negli ultimi anni: utili e urgenti quindi interventi per il rilancio del settore, indispensabile per mantenere la traiettoria al 2030. Se l’analisi strategica ha mostrato una sostanziale evoluzione, con servizi ai clienti sempre più integrati, gli studi hanno evidenziato anche il ruolo fondamentale del quadro legislativo e regolatorio sul settore stesso. In particolare è emersa l’esigenza di come vada completato il quadro normativo per le aziende energivore, prevedendo riduzioni in bolletta solo a fronte di concreti investimenti in efficienza energetica. Gli studi sono stati presentati da Marco Golinelli, presidente Italcogen, insieme a Carlo Tricoli e Antonio Lobosco dell’Energy&Strategy Group.
I dati principali - L’ammontare degli investimenti in efficienza energetica realizzati nel 2018 in Italia è stato pari circa a 7,1 miliardi di €, con una crescita del rispetto all’anno precedente del 6,3%. Dopo 4 anni di crescita “a doppia cifra” si è verificato un rallentamento, particolarmente rilevante nell’ultimo anno (+6.3%) e dovuto in particolare ad un rallentamento della crescita degli investimenti nel settore industriale. Dai dati emerge che il comparto industriale registra un incremento ancora più ridotto (+4.1%), ampiamente inferiore rispetto al tasso registrato nel 2017, dovuto principalmente - come detto - all’effetto negativo del decreto energivori ma anche a un mercato che mostra di avere raggiunto una certa maturità. Italcogen sottolinea come la forte competizione nel mercato della cogenerazione abbia spinto gli operatori a fornire una sempre maggior gamma di servizi correlati alla semplice vendita dell’impianto. Si sta assistendo quindi ad una trasformazione del mercato con uno spostamento dal prodotto verso il servizio.
Economics - Nella parte che si concentra sui dati economici emerge che negli ultimi 5 anni Il ROI del comparto formato da ESCo, produttori di tecnologie (ossia i componenti) e produttori di impianti turn key (che assemblano e ingegnerizzano i componenti del package cogenerativo), si è mantenuto più o meno stabile intorno al 5%, più bassi i ritorni sulle vendite (ROS 2÷3%). I valori del ROE sono altalenanti negli anni tra 0 e 5%. Tra gli altri una produttività in leggera diminuzione; una marginalità in lieve aumento negli ultimi 2 anni a fronte di un dato di stabilità di volumi se non in riduzione.
Scenario per la cogenerazione - Anche nel prossimo biennio - si apprende dalle analisi - si assisterà ad un periodo di stagnazione negli investimenti in cogenerazione. Comparto che non sconta semplicemente un quadro legislativo avverso, ma che ha anche raggiunto una certa maturità e necessita di nuovi sbocchi per poter riprendere la crescita. Crescita che potrebbe essere trainata dall’offerta di nuovi modelli di business da parte degli operatori (servizio energia), dalla diffusione della micro cogenerazione nel breve termine, e dalla partecipazione al Mercato dei Servizi di Dispacciamento nel lungo periodo.