Edifici non green: Bruxelles valuta la procedura d’infrazione contro l’Italia
Il nostro paese è in ritardo sul recepimento della direttiva sull’efficienza energetica degli immobili. Pronto un progetto di decreto già sottoposto alla Ue
I servizi della Commissione Ue stanno studiando il documento con cui l’Italia risponde a Bruxelles in merito al recepimento della direttiva europea 2010/31/Ue sulle prestazioni energetiche degli edifici. La norma obbliga gli stati membri ad assicurare che entro il 2020 tutti i nuovi edifici siano a “energia quasi zero”.
L’Italia, in ritardo sul recepimento, era stata “richiamata” tramite procedura d’infrazione avviata da Bruxelles nel 2012, ancora in corso, per la mancata comunicazione della trasposizione della direttiva. Il provvedimento era stato notificato alle autorità italiane nel settembre del 2012 sotto forma di parere motivato, il primo passo che apre una procedura di infrazione.
La risposta del nostro governo è arrivata all’esecutivo europeo solo la settimana scorsa, sotto forma di un progetto di decreto, che dovrebbe essere approvato in questi giorni dal consiglio dei ministri.
Qui tutte le info sulla direttiva eco-edilizia