Fire+Enea: oltre il 95% dei Tee in Italia sono richiesti dall’industria
Presentato a Roma il nuovo studio sui certificati bianchi. Baresi (Turboden): 4 Twh l’anno dal recupero di calore nei settori “energy intensive”
Oltre il 95% dei Tee, i titoli di efficienza energetica, richiesti in Italia sono relativi al settore industriale. È quanto emerge da uno studio realizzato dalla Fire, la Federazione italiana per l’uso razionale dell’energia, nell’ambito della collaborazione con l’Unità tecnica efficienza energetica dell’Enea.
L’analisi, che ha riguardato i progetti relativi al periodo dal 2005 al luglio 2012, è stata presentata in occasione della seconda conferenza annuale della Fire dal titolo “Certificati bianchi: titoli di efficienza energetica a portata di mano” che si è chiusa nei giorni scorsi a Roma con circa trecento presenze.
In particolare, i progetti approvati dai valutatori Enea sono stati circa seicento; pochi, informano gli esperti, i progetti a cui è stato dato esito negativo: meno del 10% del totale. Anche una suddivisione per titoli evidenzia un forte ruolo dell’energia termica nel settore industriale: infatti, i Tee richiesti per risparmi di gas naturale sono stati circa 580mila.
Come riporta l’agenzia Adnkronos, un altro dato di interesse è quello fornito da Marco Baresi di Turboden. Che, illustrando il progetto Hreii demo, ha evidenzia come il potenziale teorico di recupero calore per generazione elettrica nei settori “energy intensive” sia di oltre 500 Mwe e di circa 4 Twh l’anno, con un volume d’affari pari a 1,5 miliardi di euro solo in Italia.