Milleproroghe sulla cogenerazione: Ascomac, un provvedimento che rimanda nel tempo
Il segretario Carlo Belvedere chiede che venga approvata una norma che valorizzi la tecnologia
“Un provvedimento ‘inefficiente’, che rimanda ancora una volta la soluzione normativa che la cogenerazione ad alto rendimento merita e si aspetta ormai da anni: una disciplina specifica che valorizzi questa tecnologia, definita dalla UE come sistema alternativo ad alta efficienza”. È il commento di Carlo Belvedere, Segretario Generale Ascomac, dopo l’approvazione del provvedimento nel cosiddetto “Milleproroghe”, per il quale si continuerà ad applicare la metodologia di calcolo stabilita Delibera Aeegsi 16/98, con la riduzione del 12% dei parametri.
“Il Legislatore - prosegue Belvedere - ancora una volta non definisce le regole, come previsto dal comma 1, art. 3-bis D.L. n. 16/2012, ma continua a prorogare l’attuale disciplina relativa alle unità di produzione di energia elettrica e calore - che non sono CAR cogenerazione ad alto rendimento. Perché? Domanda che trova risposta, tra le tante, nella solita ‘salvaguardia dei diritti acquisiti’ a scapito e danno delle tecnologie innovative e degli investimenti dei clienti finali”.
ASCOMAC Cogena ha presentato, su questo tema, diverse proposte nell’ambito di provvedimenti normativi quali la Riforma fiscale e il decreto legge Competitività: una norma abrogativa delle precedenti, che definisca l’assoggettamento ad aliquota di accisa per produzione elettrica di tutto il prodotto energetico utilizzato da unità di cogenerazione ad alto rendimento in attuazione dell’art. 15, Direttiva 2003/96/CE.