I ministri dell’Energia Ue: efficienza energetica al 30% al 2030
Al ribasso l’obiettivo annuale di risparmio che viene ridotto all'1% per il periodo 2026-2030. La proposta sarà presentata al Parlamento europeo
Efficienza energetica al centro della riunione del Consiglio dei ministri dell'Energia dell'Unione, con il via libera alla revisione delle direttive 2012/27 sull’efficienza energetica e 2010/31 sulle prestazioni energetiche in edilizia: revisione dalla quale uno dei due testi, quello principale con obiettivi complessivi e di risparmio energetico annuale, esce indebolito.
Passa dunque la linea “pragmatica” di Italia, Francia e Germania per un target vincolante Ue al 30% sull'efficienza energetica, che tenga però conto delle situazioni dei singoli Paesi.
Dopo un lungo e complesso negoziato, si è così giunti a una posizione comune in linea con gli orientamenti espressi dai tre Paesi che, con l'introduzione di alcune flessibilità per tenere conto delle specificità degli stati membri, ha ottenuto la maggioranza qualificata del Consiglio. Questa andrà ora al confronto col Parlamento europeo, per arrivare all'adozione del testo legislativo finale.
Cosa prevedono le nuove norme - Il principale strumento legislativo sull'efficienza energetica in vigore a livello Ue, la direttiva 27, si appresta ad essere modificato. Con le nuove disposizioni, che hanno ricevuto il via libera del Consiglio Ue sull’Energia, viene innanzitutto introdotto un obiettivo europeo di miglioramento dell'efficienza energetica del 30% per il 2030. Obiettivo che non sarà però vincolante, a differenza di quanto richiesto dalla Commissione nel pacchetto Energia pulita per tutti gli europei.
Pacchetto in cui l’esecutivo proponeva anche un obiettivo annuale di risparmio dell’1,5% dal 2021 fino al 2030. Target mantenuto dagli Stati membri, ma abbassato all'1% per il periodo 2026-2030, a meno che la revisione intermedia (nel 2024) non giunga alla conclusione che l’Ue è lontana dal centrare gli obiettivi che si è posta.
L'accordo raggiunto dagli Stati membri indebolisce quindi l'impianto della proposta avanzata da Bruxelles, malgrado le indicazioni provenienti dal Parlamento europeo. A dimostrarlo, le reazioni contrastanti del ministro maltese dell'energia Joe Mizzi, che a nome della presidenza di turno si è detto “estremamente soddisfatto dell'accordo raggiunto”, e del commissario Ue per l'Azione per il clima e l'energia Miguel Arias Canete, il quale sottolinea come il compromesso sia “inferiore rispetto il livello di ambizione contenuto nella proposta della Commissione europea”.
Prestazione energetica dell'edilizia - Nessuna modifica sostanziale per l'altro dossier sul tavolo del Consiglio Energia, che modifica la direttiva 2010/31 sulla prestazione energetica dell'edilizia. Inoltre, vengono introdotti indicatori per misurare l'intelligenza degli edifici in materia di consumi energetici e ispezioni dei sistemi di riscaldamento e condizionamento.