Di Santo (FIRE): migliora la qualità degli EPC anche nelle riqualificazioni profonde
L’Energy performance contract è lo strumento che, nel pubblico e nel privato, garantisce i risparmi energetici e facilita il finanziamento tramite terzi
“Migliora la qualità degli EPC e a loro capacità di gestire anche riqualificazioni profonde di edifici e processi industriali, maturano le ESCO, ossia i fornitori dei servizi energetici, e si diffondono via via dispositivi finanziari e assicurativi mirati”. Lo ha detto il direttore di FIRE Dario Di Santo (nella foto) intervenendo a una conferenza della federazione che ha fatto il punto sullo stato degli Energy Performance Contract.
Per Di Santo, “la FIRE ha sempre visto nell’EPC uno strumento utile per diffondere interventi di riqualificazione energetica. Negli ultimi anni abbiamo lavorato su diversi progetti e strumenti per favorire l’EPC: la standardizzazione e il finanziamento (ESI Europe, Investor Confidence Project, EEFIG, SEI Forum), la facilitazione e la flessibilità (guarantEE), la misura e verifica delle prestazioni (IPMVP), che è un tema importante quando si parla di risparmi energetici”.
Durante l’incontro si è parlato proprio di casi studio nel pubblico e privato che mostrano come si possano raggiungere interessanti risultati. Le amministrazioni spesso riescono a riqualificare con ottimi risparmi, spesso superiori al 30%, e ritrovandosi con un patrimonio edilizio rinnovato e valorizzato. È il caso dell’Azienda USL Toscana Nord Ovest o della Provincia di Padova, che ha realizzato il Progetto L3, o ancora del Raggruppamento di Missaglia (LC), che comprende 11 Comuni consorziati con 58 edifici. È stato presentato anche il caso di un sito industriale (tutti gli interventi e le esperienze sono descritte nel dettaglio nelle presentazioni disponibili sul sito FIRE).
In chiusura, Dario Di Santo ha spiegato le nuove linee guida che Eurostat ha rilasciato a maggio, redatte in collaborazione con la Banca europea degli investimenti (BEI), che chiariscono nel dettaglio le condizioni alle quali gli enti pubblici possono poter ricorrere all’off balance, dunque senza impattare i vincoli di bilancio, attraverso contratti EPC.