Si è chiusa Klimahouse 2020, la casa del buon costruire
Bilancio più che positivo per la quindicesima edizione della manifestazione di Fiera Bolzano sulla riqualificazione e l’efficienza energetica che ha chiuso i battenti nel segno della fiducia
Si è conclusa con grande soddisfazione degli organizzatori la quindicesima edizione di Klimahouse, una manifestazione che ha creato connessioni per oltre 36.000 visitatori, tra operatori di settore e utenti finali, con un ampio ventaglio di visioni, progetti, proposte e soluzioni per un’edilizia sempre più trainante nel grande cambiamento culturale e ambientale.
La manifestazione è stata animata da quattro giorni di eventi dedicati all’edilizia sostenibile e con un unico grande messaggio: “Costruire bene. Vivere bene”: un progetto condiviso con entusiasmo dagli oltre 450 espositori presenti a Klimahouse 2020 e da esperti internazionali, associazioni e istituzioni, accomunati da un unico obiettivo: riscoprire il rapporto profondo tra uomo e natura, tra tradizione e nuovi standard tecnologici.
Protagonista della manifestazione l’innovazione, testimoniata dalle proposte di tutte le aziende espositrici che hanno presentato prodotti e soluzioni concrete per una nuova edilizia che cambia: dai materiali all’impiantistica, dalle tecniche costruttive più innovative e a impatto ridotto fino ai dispositivi hi-tech. Per premiare le aziende che hanno maggiormente dimostrato capacità innovativa e alto livello tecnologico, Fiera Bolzano ha promosso due Award. Il primo è il Klimahouse Trend, organizzato in collaborazione con il Politecnico di Milano, che si è rivolto alle imprese espositrici più consolidate e ha premiato LenEco Srl, azienda altoatesina che si è distinta per il sistema costruttivo “LinaHAUS”: mediante l’utilizzo di componenti interamente in legno non trattato, questo sistema permette di realizzare edifici in legno massiccio senza coibentazione o strati di rivestimento aggiuntivi, semplificando la posa ed evitando l’utilizzo di materiali derivati dal petrolio. Il secondo, il Klimahouse Future Hub Award 2020 rivolto alle giovani start up, ha premiato FBP – Future is a Better Place per il suo segnalatore che rileva la qualità dell’aria nelle aule scolastiche, usando algoritmi di intelligenza artificiale: una soluzione ritenuta dalla giuria il miglior prodotto in grado di coniugare la tecnologia con la filosofia del vivere bene.
Grande successo anche per i Klimahouse Tours, visite guidate agli edifici sostenibili dell’Alto Adige più virtuosi, organizzate in collaborazione con la Fondazione Architettura e per il Klimahouse Congress con i suoi 15 speaker internazionali. Inoltre, ha fatto il suo debutto a Klimahouse il format di eventi e comunicazione HHH – HOME, HEALTH & HI-TECH, che ha richiamato medici ed esperti del mondo dell’edilizia. Un’iniziativa, con un focus sulla salubrità indoor, che ha offerto l’opportunità di guardare in modo nuovo e con un approccio interdisciplinare ed interprofessionale al tema del benessere e della salute grazie al supporto di Cnt-Apps, partenariato universitario che raggruppa il Politecnico di Torino, l’Università Federico II di Napoli, l’Università di Padova, l’Università del Salento, l’Università di Ferrara, l’Università della Basilicata e le Università di Madrid e Valencia. “Diverse patologie si manifestano all’interno di edifici insalubri ed è importante formare e informare le persone sulle diverse tipologie di bioarchiettura sana, che incidono tantissimo sulla salute delle persone”, afferma il Professore Umberto Moscato dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma - Dipartimento di Assistenza di Sanità Pubblica – Istituto di Igiene.
Un grande contributo per ridisegnare il futuro del green building, infine, è arrivato dagli oltre 60 ragazzi della Generazione Z arrivati a Klimahouse da tutta Italia. Tra le iniziative più rilevanti, “Onda Z @ Klimahouse 2020”, che ha offerto una due giorni di hackathon, svoltasi presso la Libera Università di Bolzano, in cui i ragazzi hanno presentato le proprie idee e soluzioni. Progetto vincitore - firmato da Laura da Bolzano, Giulia da Rapallo, Riccardo da Pomezia ed Emanuela da Torre del Greco - è Greenisland, che mira a riportare la natura in città, permettendo alle comunità di collaborare attivamente alla produzione di cibo in piccola scala. L’obiettivo è quello di offrire servizi per l’installazione di orti urbani sui condomini che rispettino la sinergia della natura e la corretta combinazione tra le diverse specie coltivate.
“Non più solo materiali e soluzioni costruttive per tecnici e progettisti, ma un vero e proprio ecosistema sul tema del costruire bene e vivere bene rivolto a tutti”, afferma Thomas Mur, Direttore di Fiera Bolzano, ampiamente soddisfatto dei risultati ottenuti da Klimahouse 2020. “Questa edizione rappresenta il primo passo di una strategia che punta a posizionare la manifestazione come una piattaforma di riferimento a livello internazionale e a coinvolgere tutti coloro che vogliono diventare parte attiva di un processo di grande cambiamento.”