Ecologia

Per ridurre i cambiamenti climatici Justin Trudeau tasserà il carbone di 10 dollari la tonnellata, con un aumento di 10 dollari l’anno fino ad arrivare a 50 dollari

Il primo ministro canadese Justin Trudeau, durante il dibattito sulla ratifica dell'accordo di Parigi riguardante i cambiamenti climatici, ha annunciato alla Camera dei Comuni l’intenzione di imporre una tassa di 10 dollari per ogni tonnellata di carbone nelle regioni che dal dicembre 2018 non avranno adottato una forma di tassazione del carbone. Questa imposta aumenterà di 10 dollari a tonnellata di anno in anno, fino a raggiungere i 50 dollari entro il 2022.

Regioni come il Saskatchewan e la Nuova Scozia, che non prevedono alcuna forma di tassazione sul carbone, hanno due anni per provvedere.
Invece il Québec e il confinante Ontario hanno già adottato misure per incoraggiare le imprese a ridurre il loro impatto ambientale e non saranno interessate dalla tassa federale; dovranno però dimostrare di poter contribuire attivamente a ridurre le emissioni di gas a effetto serra.
La Columbia Britannica e l’Alberta hanno già adottato una tassa sul carbone (nell’ordine, 30 e 20 dollari a tonnellata) e il Governo dell'Alberta intende addirittura eliminare gradualmente l'uso di elettricità generata da carbone da qui al 2030.

Il Canada deve la solidità della sua economia allo sfruttamento dei giacimenti di materie prime, come il petrolio e il gas nelle aree occidentali del Paese, il ferro nel Labrador e nel Québec, il nichel in Ontario e Manitoba, l'uranio in Ontario e Saskatchewan, i sali di potassio in Saskatchewan.