Aicarr chiede al governo un testo unico sull’efficienza negli edifici
L’Associazione italiana condizionamento dell'aria riscaldamento e refrigerazione vuole maggiore chiarezza e punta a semplificare e rendere più omogenea la regolamentazione legislativa dell'efficienza energetica del patrimonio edilizio nazionale
Un quadro legislativo nazionale in tema di efficienza energetica degli edifici troppo complesso che mette in difficoltà gli operatori del settore, dai progettisti ai certificatori, ma anche ai produttori e agli installatori, mentre le direttive europee in tema di efficienza energetica e fonti rinnovabili, emanate una dopo l'altra e spesso di difficile interpretazione, sono state recepite in Italia in maniera tardiva e contraddittoria. Lo denuncia l'Aicarr (Associazione italiana condizionamento dell'aria riscaldamento e refrigerazione) che chiede al governo un testo unico sull'efficienza energetica negli edifici, con lo scopo di fare chiarezza, di semplificare e di rendere più omogenea la regolamentazione legislativa dell'efficienza energetica del patrimonio edilizio nazionale.
L'associazione ricorda l'esempio della legislazione che ha riguardato la certificazione energetica: il processo di recepimento è stato completato dopo 12 anni dalla pubblicazione della direttiva (Epbd - Energy Performance Building Directive).
Secondo Aicarr, la semplicità legislativa permetterebbe alle istituzioni di esercitare in modo univoco e chiaro le attività di progetto, verifica e controllo, ma soprattutto di restituire agli utenti una maggiore certezza sulle prestazioni energetiche dichiarate di edifici e impianti.
L'obiettivo del testo unico, oltre a fornire un contributo di semplificazione (“nessuna nuova legge o dispositivo normativo”, sottolinea l'associazione) permetterebbe di garantire un accordo interpretativo tra ciò che esiste ora e ciò che è in fase di completamento.