Aperto un nuovo pozzo geotermico a Vicenza
Cresce la rete efficiente del teleriscaldamento nella città veneta. A fine 2012 erano già allacciati 9.808 appartamenti
Avanza il teleriscaldamento a Vicenza. Al 31 dicembre 2012 alla rete della città veneta erano allacciati 9.808 appartamenti, per una volumetria riscaldata di 2.197.000 metri cubi. La tipologia delle utenze allacciate è per il 27% di tipo residenziale e per il restante 73% appartenente al terziario (dati Aim Vicenza – aimvicenza.it).
Ora viene avviata l’estrazione di acqua calda dal sottosuolo nella centrale di teleriscaldamento di viale Cricoli. Questa attività, informa zeroemission.tv, consentirà di incanalare l’energia della fonte geotermica all’interno dell’attuale sistema di produzione di calore in cogenerazione, che alimenta la rete cittadina. Il sistema prevede un piano di monitoraggio rivolto al controllo dell’acquifero profondo e dell’impatto ambientale conseguente alla restituzione nel fiume Astichello del fluido geotermico. Le caratteristiche molto favorevoli dell’acqua, infatti, consentono lo scarico nel rispetto dei parametri chimici, fisici ed ecotossicologici.
La nuova attività si colloca nel quadro di un programma pluriennale di potenziamento ed estensione del servizio di teleriscaldamento, che prevede l’utilizzo di un pozzo geotermico, a una profondità di 2.150 metri, alla temperatura di 67 gradi. La perforazione del pozzo fu eseguita nel 1983 dalla Saipem per conto della joint venture Agip-Enel.
Ad oggi sono un centinaio i comuni italiani che utilizzano reti di teleriscaldamento.