Cna, dal Bonus edilizia domanda potenziale di 5 miliardi
Gli artigiani chiedono la conferma nella misura attuale dell'ecobonus e del bonus ristrutturazioni e la loro trasformazione in credito d’imposta cedibile
Se si trasformassero le attuali detrazioni in credito d’imposta cedibile, il risultato sarebbe la copertura del 55,28% degli investimenti nel caso di una riqualificazione energetica in sostituzione della detrazione del 65% diluita in dieci anni. Lo ha calcolato il Centro Studi CNA.
Le famiglie - rilevano ancora gli artigiani - avrebbero così denaro spendibile subito, generando in questo modo in soli due anni una domanda di lavori nel settore delle costruzioni pari a circa 5 miliardi di euro che migliorerebbe sensibilmente il tono economico dell’intero comparto. Insomma, l'associazione parte da presupposto che i benefici e le agevolazioni oggi previsti per la ristrutturazione delle abitazioni o per la riqualificazione energetica degli edifici vadano confermati nella misura attuale. E si spinge oltre, chiedendo appunto che le detrazioni fiscali per tutti i lavori edili, e per tutti i soggetti, siano trasformate in credito d’imposta cedibile dalle famiglie e dalle imprese alle banche. è questa la strada maestra per consentire alle famiglie e alle imprese di ottenere liquidità per poter realizzare l’investimento sulla propria abitazione o sull’immobile dell’impresa per il quale si ha diritto all’agevolazione fiscale.
Questa opportunità - che la Legge di Bilancio 2017 riserva solo agli “incapienti” , cioè a coloro che dichiarano redditi entro le soglie della no tax area e solo per i lavori di efficientamento energetico nell’ambito dei condomini - per la CNA è sicuramente positiva. Anche se - si legge - restringe eccessivamente, tuttavia, il perimetro degli utilizzatori depotenziando la possibilità di generare una spinta sufficiente ad aumentare la liquidità delle famiglie e di conseguenza la domanda interna.