Contabilizzazione del calore, lettera aperta al MISE sui punti ancora da chiarire
Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI), AiCARR e ANACI hanno chiesto precisazioni su diverse definizioni, tra cui quelle di edificio polifunzionale, TLR e sistemi VRV
Sono molti i punti da chiarire del D.Lgs. 141/2016, il provvedimento attuativo delle norme sull’efficienza energetica (e in particolare sulla contabilizzazione del calore) che sostituisce il D. Lgs. 102/2014. È quanto sostengono il Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI), AiCARR e ANACI in una lettera congiunta inviata al Ministero dello Sviluppo economico.
I tre soggetti hanno richiesto una serie di chiarimenti su vari punti. Tra questi, la definizione di edificio polifunzionale, che non è stata modificata rispetto alla versione precedente: non è pertanto chiaro – dicono le tre associazioni richiedenti - se, quando c’è un unico proprietario o un’unica destinazione d'uso (residenziale o uso diverso), vi sia la necessità di ripartire le spese energetiche (è il caso di edifici di proprietà di fondi immobiliari, ma anche degli edifici adibiti a Casa Popolare, dove vi è un unico proprietario ed un'unica destinazione d'uso). Altro problema è dato dalla nuova definizione di Teleriscaldamento e di Teleraffrescamento e sulla definizione dell’avverbio “prevalentemente” riferito al passaggio su suolo pubblico. Anche la definizione di "riscaldamento e raffreddamento efficienti" continua ad essere tortuosa e difficilmente comprensibile, così come la definizione del sistema di misurazione intelligente, “che non viene modificata e rimane lacunosa come in precedenza”.
Infine, i tre soggetti chiedono come si debbano trattare i sistemi VRV/VRF, per i quali non ci sono sistemi di contabilizzazione diretta certificati MID, né tantomeno sistemi indiretti. “I sistemi VRV/VRF - si legge - hanno un proprio algoritmo dì calcolo proprietario, basato sulla valutazione del quantitativo di refrigerante utilizzato da un determinato terminale interno, che dipende dagli impulsi di apertura e chiusura delle valvole elettroniche LEV di ciascun terminale stesso. Il tutto viene recepito da un software proprietario del costruttore, che ripartisce i consumi in modo proporzionale su ogni singola macchina, assegnando di conseguenza la quota di effettivo utilizzo”.