Estate 2016, i mercati finanziari ritrovano fiducia: IREX +8%
Il listino che monitora le small-mid cap pure renewable quotate in Borsa ha beneficiato del ritrovato clima di ottimismo sui mercati finanziari, da un lato, e dell’entrata a regime del decreto sulle rinnovabili non fotovoltaiche
di Alessandro Marangoni*
L’estate 2016 ha visto i principali indici dei mercati finanziari europei registrare performance positive. Il pacchetto di stimoli monetari messo in campo dalla Bank of England dopo la Brexit da un lato e il buono stato di salute dell’economia statunitense (+255 mila posti di lavoro creati a luglio) dall’altro hanno contribuito a ridare fiducia alle Borse del vecchio continente. Il DAX ha registrato una crescita tra luglio e agosto del 9%, grazie anche ai dati positivi sull’aumento del PIL tedesco nel secondo trimestre dell’anno (+0,4%), mentre CAC e IBEX hanno segnato rispettivamente un +5% e un +7%. Restano tuttavia le incertezze legate all’aumento dei tassi della FED, previsto per la fine dell’anno.
Positivo anche l’andamento del FTSE All Share che è cresciuto del 4% nel bimestre. Nonostante la spinta positiva degli indici europei e statunitensi, su Piazza Affari hanno pesato i dati ISTAT sulla crescita del PIL, ferma nel secondo trimestre 2016 e sulla produzione industriale, che a giungo ha segnato un calo dell’1% su base annua. Ciononostante, la ripresa dei titoli bancari ha contribuito a mantenere l’indice in territorio positivo.
In controtendenza il listino FTSE Oil & Gas, che tra luglio ed agosto ha perso l’8%. Il comparto energetico continua a scontare la volatilità delle quotazioni del greggio, spinte ulteriormente al ribasso dall’aumento della produzione record dell’Arabia Saudita (10,67 milioni di barili al giorno). Brent e WTI si sono assestati a fine agosto rispettivamente a quota 46,97 $/bbl e 45,42 $/bbl.
Buone prestazioni anche per l’indice IREX che nel bimestre estivo ha registrato una crescita dell’8%. Il listino che monitora le small-mid cap pure renewable quotate in Borsa ha beneficiato del ritrovato clima di ottimismo sui mercati finanziari da un lato e dell’entrata a regime del decreto sulle rinnovabili non fotovoltaiche dall’altro, con i primi bandi pubblicati dal GSE a fine agosto.
Tra le società dell’indice, Alerion ha registrato la performance migliore (+27%): la società milanese è stata oggetto di un’OPA da parte di Fri-El Green Power, attiva nella produzione di energia elettrica da FER, pari al 29,9% del capitale sociale. L’operazione ha come obiettivo il trasferimento del know-how maturato da Fri-El nell’efficientamento degli impianti eolici ad Alerion. Innovatec, invece, ha visto la prestazione peggiore (-36%): quest’ultima ha ceduto l’intera partecipazione in Sun System (azienda attiva nel business delle smart grid) pari all’84,44%.
Prosegue la crescita nel settore dell’efficienza energetica di TerniEnergia, che ha sottoscritto un contratto di Energy Saving con il Comune di Piancastagnaio (Siena) per un controvalore di 2,85 milioni di euro. Sempre la società umbra ha siglato due accordi preliminari per l’acquisizione di Softeco-Sismat Srl e Selesoft Consulting Srl, società attive nello sviluppo di soluzioni tecnologiche per la trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica (Smart Grid). Energy Lab, invece, ha avviato il processo di internazionalizzazione tramite la sottoscrizione di un contratto EPC con la società croata Ager Alpha finalizzato alla costruzione di un impianto di cogenerazione in Croazia.
I dati sull’installato del primo semestre 2016 (fonte Anie Rinnovabili) mostrano un settore sempre più stagnante a livello nazionale: eolico e idroelettrico perdono rispettivamente il 53% ed il 52% di nuova potenza installata rispetto allo stesso periodo del 2015, mentre il fotovoltaico è cresciuto del 46%, ma con valori decisamente inferiori rispetto al passato (circa 195 MW). Questa situazione porta le pure renewable italiane ad investire all’estero e a puntare su business diversi ma sinergici come quello dell’efficienza energetica.
*Alessandro Marangoni è amministratore delegato di Althesys, la società di consulenza che cura l’indice Irex