Milano: trasformazione energetica per altri seicento edifici comunali
Meno smog e più risparmi: accelera il piano della giunta Pisapia per efficientare gli edifici pubblici. Altri 700mila metri cubi saranno raggiunti dal teleriscaldamento, tra cui il palazzo Reale, la sede dei vigili e l’anagrafe. Investimenti verdi per circa 250 milioni
Accelera il piano del comune di Milano per migliorare l’efficienza energetica degli edifici pubblici. Una delibera approvata la scorsa settimana dalla giunta Pisapia prevede la trasformazione a gas naturale degli impianti più vecchi ancora in funzione in parte dei seicento immobili comunali, con una spesa del 6% più bassa sul servizio energia ogni anno, e l’allacciamento al teleriscaldamento A2a di ulteriori 700mila metri cubi, pari a 29 edifici, grazie ai quali si potranno risparmiare sul canone circa 160mila euro ogni anno (comprensivi di Iva).
“Stiamo continuando a investire sull’ampliamento della rete di teleriscaldamento e sulla trasformazione degli impianti più vecchi, per dare alla città un’aria più pulita e per raggiungere risultati importanti nella lotta all’inquinamento atmosferico”, spiega l’assessore all’Ambiente ed energia Pierfrancesco Maran.
È proprio sul risparmio economico e l’efficientamento energetico che si basa l’affidamento del servizio energia a Rti Cofely. La convenzione, che avrà durata di sette anni e riguarderà circa seicento edifici del comune, include la garanzia di risparmiare un quantitativo di energia che ammonterà a 1.877 tep. L’investimento complessivo del comune in sette anni sarà di circa 222 milioni di euro, con un risparmio di circa il 6% ogni anno rispetto ai precedenti.
La stessa delibera, inoltre, affida ad A2a ulteriori 29 edifici comunali da allacciare al teleriscaldamento. Tra questi figurano palazzo Reale, l’anagrafe di via Larga e piazza Beccaria, centrale operativa della polizia locale e sede dell’assessorato, per oltre 700mila metri cubi complessivi, che vanno ad aggiungersi ai sei stabili pubblici già oggi teleriscaldati. A seguito dell’intervento, sottolinea una nota di palazzo Marino, le emissioni inquinanti degli immobili interessati caleranno in maniera consistente: -93% di SO2 (biossido di zolfo), -78% di pm10, -34% di CO2 (anidride carbonica) e -28% di NOx (ossidi totali di azoto). Inoltre, si arriverà a una riduzione di consumo di combustibile fossile pari a 520 tep l’anno. L’investimento, in sette anni, sarà di circa 23 milioni e 600mila euro.